BikeUp 2021

BikeUp 2021 torna dopo lo stop forzato del 2020 la rassegna sulle E-Bike a Bergamo.

Grande successo in crescita per la kermesse lombarda.

Gabriele Ardemagni

Bergamo – BikeUp giunta alla sua settima edizione, per la seconda a Bergamo dopo le prime cinque disputatesi aLecco, si è appena conclusa ed è già ora di tirare le somme. Innanzitutto ha avuto un importante aumento delle aziende espositrici provenienti da tutta Europa e soprattutto con la bellezza di ben 34000 visitatori nella tre giorni di kermesse.

La manifestazione aveva già ottenuto ottimi risultati nel 2019 dopo lo stop forzato del 2020, ma questa edizione ha battuto tutti i record di visitatori, (ben 34000), con 93 aziende presenti.

Molte delle aziende che esponevano le novità più recenti a BikeUp 2021 (alcune in esclusiva), sono Made in Italy al 100%. Motivo di orgoglio e segnale della voglia sempre maggiore di dimostrare di saper eccellere anche in questo campo.

BikeUp 2021 conferma la tendenza di tutte le fiere del settore attirando un numero sempre maggiore di appassionati e nuovi clienti senza limiti di età e classe sociale. Ho voluto personalmente cercare 3 modelli (più uno bonus), adatti a differenti tipologie di percorsi presenti in Valsassina, cosi da poter dare un idea più specifica di cosa si può fare con questi gioielli con pedalata assistita.

Non posso non partire con un azienda che ha catturato invidia a e ammirazione dalla maggior parte dei colleghi e dei visitatori, qui si gioca in casa, parlo della Vent con sede a Introbio e nello specifico dei suoi due modelli: LDV500 “The Beauty” e la sua versione più estrema la LDV500RR “The Best”. E-Mtb da Full Mountain ovvero adatte sia a percorsi fuoristrada in salita che in discesa, una bici equilibrata ma dotata di componentistiche di alto livello come un telaio monoscocca Full-Carbon a doppia culla (brevetto), motore Brose Drive S MAG da 250w e ben 90nm di coppia, batteria da 630w integrata nel telaio cosi come l’innovativo sistema di ammortizzazione TST (brevetto) inserito nel telaio di derivazione motociclistica e studiato per una guida divertente e precisa, all’anteriore un FOX 36 con escursione di 15cm, gomme Pirelli, cambio SRAM Eagle AXS. la versione RR più estrema ancora è dotata tra le altre chicche di un impianto frenante CNC.

Per tutti i dati tecnici e caratteristiche vi rimando alle loro schede tecniche qui https://ventbike.it/ldv500/ e qui https://ventbike.it/ldv500RR/

Dove andare con questa bici? Possiamo tranquillamente percorrere la maggior parte dei sentieri indicati per le due ruote anche quelli più ripidi e scomposti, non avremo mai problemi grazie alla componentistica ben assemblata e ad un peso intorno ai 21 Kg merito del carbonio, e una volta scesi con la bici bella sporca piazzarla davanti al bar in piazza per l’aperitivo, certi di attirare curiosi ad ammirare questo gioiellino Made in Italy. Appena potrò fare un test sul campo qui in valle realizzerò un articolo ad-hoc.

La Fulgur Cycles di Origgio in provincia di Varese propone due modelli l’enduro Mula in carbonio e 3 allestimenti della Tora una all-mountain, due E-Mtb indistruttibili motorizzate Polini Motori tutto all’insegna del Made in Italy. L’azienda costruisce e vernicia singolarmente ogni bicicletta dando quindi la possibilità al cliente, che sia questo un professionista o un privato, la possibilità di personalizzarla sia come componentistica che come colorazioni. I due esemplari in foto brillavano di luce propria, sono certo che anche incrostate di fango e polvere sanno catturare l’occhio anche di chi non esperto le vede sfrecciare su trail impegnativi.

Dove andare con queste bici? Sicuramente dove possiamo sporcarle il più possibile, considerate che la Mula é adatta per un pubblico preparato ed allenato e può essere alla portata di tutti, ovviamente, ma per sfruttarla a dovere occorre maestria nell’affrontare percorsi tecnici e veloci. L’ammortizzatore a molla posteriore non lascia spazio per nessun tipo di dubbio. Sono bici nate per essere sfruttate e maltrattate sicuri di ricevere in cambio ottime risposte in termini prestazionali grazie anche ai soli 20 Kg di peso. La Tora dal canto suo promette di potersi districare nella maggior parte delle situazioni che ci si può ritrovare ad affrontare avventurandosi per sentieri e trail montani

https://www.fulgurcycles.it

FM Bikes è la bici che ho potuto provare in un giretto verso Bergamo Alta e ritorno

ovviamente non è il suo ambiente ma ero curioso di poter salire in sella a questo marchio italiano

Michele Favaloro costruisce telai artigianali da 25 anni,

è uno dei pochissimi artigiani che costruisce da zero bici in Italia e lo fa a Manerba del Garda BS

L’esemplare che vedete nelle foto è la VENOM

con batteria da 720W, motore POLINI EP3+ MX DA 90 Nm, Telaio in alluminio con tubazioni dedacciai 7003, Ammortizzatore RockShoks Super Deluxe.

questo modello viene realizzato esclusivamente su misura del rider,

è perfetta per percorsi all-mountains come ad esempio una bella salita ripida seguita da una discesa scomposta con fondo mosso.

https://www.fm-bike.com/schede/e-bike-full-e-bike-venon-new-model-664.html

BONUS – vi avevo promesso un bonus eccolo qui, le foto parlano da sole ma è meglio spiegare cosa state vedendo: Trac3 E-Bike E-Trike MTB è il nome di questo modello unico nel suo genere costruito a Castel Maggiore nel bolognese, promette grande divertimento sulla neve e sulla sabbia principalmente le 2 batterie in dotazione il peso si attesta sui 30kg dando quindi la possibilità di caricare la bici sugli impianti di risalita. I due avantreni si inclinano indipendentemente restituendo cosi il feeling di una normale 2 ruote con alcuni vantaggi su terreni difficili che possiamo benissimo immaginare. Sul loro sito ci sono foto che ritraggono varie situazioni di impiego, la vedrei benissimo ad esempio per salire ai Piani Bobbio o Artavaggio e perché no dalle da Paglio alle Betulle! Ovviamente non sulle piste da sci,mi raccomando! A meno che in futuro non diventi una vera e propria disciplina e allora assisteremmo a piste dedicate

https://trac3.bike

In questo mio articolo ho preferito dare spazio a brand Made in Italy meno noti rispetto ad altri più storici e conosciuti, l’elenco degli espositori infatti è stato decisamente ampio, per citare alcuni brand: Atala, Bianchi, Bottecchia, Whistle, Scott, Fimm, Haibike, Ghost, FM, Trek, Thok, Bergamont, KTM, Riese&Muller.

www.bikeup.eu

“Ti parlo di Lecco”, visite guidate alla scoperta della città

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Il primo evento sabato 30 ottobre dalla foce del Gerenzone alla foce del Bione

Il Comune di Lecco, in collaborazione con il consorzio Consolida società cooperativa sociale, ha programmato da fine ottobre a fine novembre una serie di visite guidate, per conoscere le bellezze artistico e culturali della città. Gli eventi di “Ti parlo di Lecco” hanno l’obiettivo di promuovere una nuova forma di turismo esperienziale ed emozionale sul territorio rivolte a tutti, secondo le proprie aspettative e preferenze.

“Allarghiamo lo sguardo proponendo ai lecchesi e ai turisti nuove possibilità per scoprire il territorio – sottolinea l’assessore all’Attrattività territoriale del Comune di Lecco Giovanni Cattaneo. Siamo una città in cui è bello stare all’aria aperta, camminare vicino al lago e salire verso la montagna. In mezzo tanti tesori artistici e storici che gli accompagnatori turistici ci aiuteranno a riconoscere così che, quando torneremo a casa, tutti avremo più elementi per dire: ti parlo anch’io di Lecco!”.

Il primo appuntamento è in programma sabato 30 ottobre con “La Lecco del ferro e della seta”, dalla foce del Gerenzone alla foce del Bione, tra i monumenti del lungolago e i paesaggi manzoniani sull’Adda: un itinerario alla scoperta della tradizione industriale antica di Lecco, legata al ferro e alla seta e generata dallo sfruttamento dei torrenti Gerenzone, Caldone e Bione e, sino a metà Ottocento, dalla ricchezza di ferro nelle miniere della Valsassina e di gelsi in tutto il territorio lecchese. Domenica 7 novembre la seconda visita: “Nati in salita”, un itinerario alla scoperta di un territorio che ha fatto crescere i più grandi alpinisti di tutti i tempi con l’obiettivo è scoprire la tradizione alpinistica lecchese, una storia di eccellenza e di fama mondiale determinata dalle condizioni favorevoli e uniche che i grandi alpinisti del territorio hanno trovato a Lecco. Si prosegue sabato 13 novembre con “La Lecco di Orlando Sora”, alla scoperta del pittore e dei suoi capolavori in città: riscoprire un pittore che a Lecco ha lasciato grande traccia di sé in diversi monumenti ed edifici religiosi e civili. L’ultimo appuntamento è in programma  domenica 21 novembre con “Di pietra e bronzo”: Lecco, storie curiose e personaggi illustri in un racconto attraverso i monumenti del lungolago che propone la storia di Lecco dalla prospettiva degli uomini illustri che, con il loro vissuto e il loro operato, hanno creato un legame indissolubile con la città.

I dettagli delle escursioni, luoghi, orari e mezzi di trasporto, sono consultabili sui canali Facebook e Instagram di Infopoint Lecco. La partecipazione è gratuita su prenotazione, fino a esaurimento posti entro le 17 del giorno precedente la visita, chiamando il numero di telefono 0341 481485.

Accordo fra Basket Lecco e Starlight Valmadrera

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Di Paolo Galbiati

 Storica collaborazione nel minibasket fra le società cestistiche del bacino lecchese

Valmadrera – Una stretta di mano per portare avanti un progetto basato sulla crescita fisica, sportiva e comportamentale di ragazzi e ragazze della provincia con un progetto che prevede la sinergia fra i rispettivi Centri Minibasket, serbatoi importanti, necessari e concreti per la formazione di squadre giovanili, con la finalità di ampliare l’attenzione dei giovani verso il gioco della pallacanestro.

E’ così che i due presidenti “Tallarita e Scelfo” hanno rinsaldato i rapporti sul parquet dopo la forzata pausa pandemica e la rallentata e prudente ripartenza a garanzia di un movimento territoriale che sul bacino lacustre continua a segnare partnership importanti dopo Lierna, Mandello del Lario e Lecco con Aurora San Francesco, nonché Polisportiva Valmadrera e A.S.D. Valsassina.

Dopo che la scorsa stagione Basket Lecco ha deciso di rinunciare temporaneamente a campionati di categorie senior per concentrarsi in una rinascita del settore giovanile e del minibasket puntando su uno staff di qualità ed un consolidato gruppo di dirigenti, stiamo sempre più dialogando con le società che hanno sempre mostrato spirito di collaborazione – ricorda il presidente della società lecchese – ed era il momento di incominciare a concretizzare i primi passi”.

Gli ha fatto eco il presidente valmadrerese sottolineando che “pur con strategie e politiche di crescita che ciascuna società rispetta al proprio interno come individuali, lo spirito giusto consiste nel collaborare e reciprocamente essere attenti alle esigenze di altre realtà che sul territorio hanno forte impatto nel campo della pallacanestro favorendo utili scambi ed interazioni fra coach e dirigenti in favore della crescita della gioventù del territorio”.

Lares Brusàa

Lares Brusàa dall’Alpe di Paglio ai Piani delle Betulle e al Rifugio Ombrega a piedi o con la E-Mtb

Gabriele Ardemagni

Alpe di Paglio – Un simpatico giro ad anello passando dal Lares Brusàa con numerose varianti ci permette di godere del panorama su entrambe le vallate della Valsassina e su tutte le sue cime dalle Grigne al Legnone e il Pizzo.

Alpe di Paglio – Lasciata la macchina al parcheggio dove si paga nei prefestivi e festivi e Estate Inverno tutti i giorni,

in questo caso € 3,00 la tariffa giornaliera, si possono fare due varianti principali:

A piedi si segue la carrabile fino alle Betulle passando per un bel bosco ricco di sculture ricavate da alcuni alberi e poi dal

Parco Avventura per bambini e ragazzi, oppure risalendo la ex pista da sci che porta su fino quasi al Monte Cimone di Margno

Con la E-Mtb seguire la carrabile a meno che vogliate fare un Up-Hill sconsigliassimo…

Arrivati nel primo caso al Pian delle Betulle, con la sua inconfondibile chiesa dedicata agli Alpini e lo stagnetto,

si prosegue attraversando il prato riprendendo la carrabile che va verso l’Alpe Ortighera,

in alternativa c’è un sentiero che passa più in alto al bivio che vi porta un paio di tornanti più in alto dell’Alpe Ortighera congiungendosi poi con il precedente,

con E-Mtb consiglio di seguire la carrabile.

La carrabile prosegue a un altro bivio, a destra a poche centinaia di metri l’Alpe Oro mentre a sinistra le indicazioni per il Rifugio Ombrega

seguite queste ultime e fatto altro tornante verso destra si inizia a salire verso il bivio dove troverete la cappellina degli Alpini,

a sinistra si passa dall’altro versante e si scende verso il Rifugio Ombrega mentre risalendo dopo la cappellina troveremo il Lares Brusàa a sinistra appena dietro la crestina,

raggiungibile sia a piedi che in E-Mtb.

Se invece siete saliti dritti da Paglio al Monte Cimone, non é dove arriva la seggiovia che parte dalle Betulle ma la cima successiva,

potete proseguire in cresta risalendo una terza cima e infine arrivati al bivio con la cappellina risalire la quarta (Pizzo di Olino) e avrete raggiunto alla vs sinistra il Lares Brusàa.

Giunti a questo mitico larice vittima di fulmini, (cosi si racconta), possiamo proseguire per la cresta del Pizzo di Olino scendendo poi all’altezza della Bocchetta d’Olino

oppure raggiungerla tornando al bivio della cappellina e riprendendere la carrabile direzione rifugio.

Sconsiglio a chiunque di fare la discesa alla bocchetta in bici, riprendete la carrabile.

Dalla Bocchetta d’Olino si raggiunge velocemente un altro bivio, a sinistra si scende verso l’Alpe Dolcigo dove producono ottimi formaggi di capra orobica,

a destra le indicazioni Rifugio Santa Rita e Pizzo dei Tre Signori passando dalla Bocchetta di Agoredo,

teniamo al carrabile principale centrale in direzione del Rifugio Ombrega che da qui ormai dista ancora poca strada.


Il rifugio è stato rifatto di recente ed è molto accogliente e con un menù sempre di livello e legato alle tipicità valsassinesi,

ha parecchi posti sia all’interno che all’esterno quando la stagione lo consente.

Si trova ai piedi del Pizzo Cornagera che lo divide dalla Valbiandino e dalla parte opposta

si affaccia sulla Val Marcia e su Premana e il Legnone.


Al ritorno questa ultima volta abbiamo optato per la cresta tornati al Lares Brusàa siamo saliti sulla prima cima tenendo il sentiero che passa a destra dei due tavoli al bivio della cappellina,

si scende per risalire sul Cimone di Margno per poi scendere dove c’é la salita della seggiovia sopra alle Betulle e tenendo la destra siamo scesi dalla vecchia pista in disuso di Paglio arrivando direttamente al parcheggio e godendoci il panorama del Legnone.

Alcuni scatti durante il percorso in E-Mtb

Qui di seguito invece alcuni scatti fatti tra Gennaio e Febbraio 2021 in condizioni di neve e tempo splendido.

Giornata di studi degli Amici della Torre in memoria di Selva e Invernizzi

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Prevista  a Primaluna sabato 9 ottobre dalle 15 alle 18 presso il salone del Cine-Teatro.

PRIMALUNA – L’associazione Amici della Torre intende ricordare con affetto e riconoscenza Flavio Selva e Pierfranco Invernizzi, dedicando alla loro memoria una giornata di studi che avrà luogo presso il Cine-Teatro di Primaluna sabato 9 ottobre 2021 dalle 15 alle 18. Sono in programma otto brevi relazioni che hanno come scopo quello non solo di ricordare i due cari e indimenticabili amici di cui sono state apprezzate negli anni le qualità umane e professionali ma anche di approfondire alcuni temi cari a Flavio e a Pierfranco. “Quest’anno ci hanno lasciato Flavio Selva e Pierfranco Invernizzi, che sono stati le due colonne portanti del sodalizio primalunese degli “Amici della Torre” da loro guidato per più mandati con passione, dedizione e tanto amore per la loro valle. Profondi e appassionati conoscitori di cose valsassinesi, nonché instancabili raccoglitori di tradizioni, memorie e oggetti della cultura materiale (si pensi alla raccolta museale di Primaluna), si sono sempre spesi generosamente per far conoscere e valorizzare il ricco patrimonio valsassinese che sapevano trasmettere a tutti con un linguaggio semplice, chiaro e piano. La loro presenza era, all’interno dell’associazione, sempre costante, attiva, generosa, amicale e discreta con conferenze, mostre, visite guidate, incontri nelle scuole ecc.”.

Marco Sampietro si occuperà dell’origine e del significato di alcuni microtoponimi valsassinesi (Crevesto, Olino, Dolcigo e Òmbrega); Lorenzo Greco racconterà la storia dell’ultimo orso ucciso in Valsassina; Luigi Galperti presenterà i fiori delle Grigne; Libero Ghisalberti parlerà di una delle passioni di Flavio: i funghi; Monica Minonzio e Carlo Pirovano parleranno dei Della Torre dalla Valsassina alla Signoria di Milano; Marco Tizzoni ricorderà il suo incontro con Pierfranco in una miniera della Valsassina; il figlio Tomaso Invernizzi racconterà aneddoti della vita lavorativa del padre; Matteo Lambrugo parlerà delle miniere di barite riprendendo una conferenza tenuta insieme allo stesso Pierfranco.

Questa giornata di studi sarà occasione per l’associazione di ripartire con le attività culturali dopo un anno e mezzo di emergenza sanitaria.

L’evento si svolgerà nel rispetto delle norme vigenti anticovid. E’ obbligatorio il Green Pass. E’ consigliata la prenotazione (amicitorreprimaluna@gmail.com).

San Calimero

San Calimero Da Baiedo ai Piani di Nava per salire alla chiesetta dal tetto rosso e scendere prima al Pialeràl e poi a Pasturo.

Gabriele Ardemagni

Valsassina 25/09/2021: Piccolo anello partendo da Baiedo 600m – Piani di Nava 1200m – San Calimero 1493m – Pialeràl 1400m – Pasturo 600m,

totale circa 13km, tempo di percorrenza 4:08 più soste pranzo al sacco alla chiesetta e caffè e torta al Rifugio Antonietta al Pialeràl.


Nubi dense dalle Grigne, ma giornata vivibilissima tranne che nella tarda mattinata, davvero calda per la stagione. Ancora presto per identificare bene i colori dell’autunno, ma qualche accenno di foglie gialle e rosse ci fa ben sperare.

Baiedo – Lasciata la macchina nel parcheggio ci si incammina verso i Piani di Nava, la strada una carrabile piena di ripidi e stretti tornanti ci porta rapidamente in quota nella piccola valle verdissima,

arrivati al primo bivio prendiamo il sentiero che risale verso sinistra, (dritto e poi per altri bivi si raggiunge il Rifugio Riva), ci attende un altro percorso abbastanza ripido nel bosco.

Ultima curva ed ecco apparire l’inconfondibile tetto rosso della chiesetta che domina questa parte di valle ai piedi della Grigna Settentrionale.


Qui troviamo un tavolo con due panche per ristorarci con un pranzo al sacco,

la vista su Introbio e su tutti i comuni e monti circostanti appaga la vista e ripaga gli sforzi fatti per raggiungere questo punto panoramico a oltre 1500m.

Un panino e si riparte verso il Pialeràl seguendo la Traversata Bassa, i paesaggi cambiano di continuo.


Dalla località Prabello di Sopra iniziamo a scendere verso il Pialeràl che già si intravede dietro la prima curva appena ripartiti da San Calimero,

prendiamo il sentiero a monte che taglia un paio di corsi d’acqua attraverso pietraie abbastanza ostiche, raggiungiamo il bivio Valle Acqua Fredda.

Una breve sosta al Rifugio Antonietta e poi si riparte per scendere a Pasturo e chiudere l’anello, si scende dal laghetto dell’Alpe Cova

inizialmente prendendo la strada e alla prima curva seguiamo la mulattiera sulla sinistra per Pasturo, più sotto sbuchiamo ancora sulla strada e ancora prendiamo la mulattiera che prosegue sempre sulla sinistra.

Lo Sci Club Primaluna Giovanni XXIII festeggia il mezzo secolo di vita

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Il 1° ottobre 1971 nasceva a Primaluna lo sci club

Di Sandro Marongiu

 Sul portale Lecconews, la storia dello Sci Club raccontata da Sandro Marongiu

PRIMALUNA – Dopo aver festeggiato il 50° anniversario del Centro Sportivo Culturale di Cortenova, ecco che un’altra importante realtà del territorio taglia lo stesso traguardo, lo Sci Club Primaluna ha festeggiato ieri, 1° ottobre, i 50 anni di fondazione.

E’ passato mezzo secolo da quando un gruppo di appassionati fondò il sodalizio sportivo, allora presieduto da Agostino Tantardini e che adesso, da ben 25 anni, vede alla guida Piero Colombo, con le parentesi nel corso degli anni che hanno visto alternarsi Valerio BaruffaldiGiovanni MelesiElio Maroni.

Lo sci nordico è sempre stata l’attività principale del sodalizio, e a dimostrazione di ciò la lunga storia dell’organizzazione del “Gran Premio Primaluna” che ha visto lo stop negli ultimi anni causa restrizioni Covid e mancanza di neve. Anche gli appassionati della corsa però, nel periodo in cui non c’era neve e la preparazione si svolgeva prevalentemente di corsa, non disdegnavano le corse a piedi come i campionati valsassinesi di cross e tante non competitive, molto in voga in quei anni. Non sono mancate le collaborazioni ad altre attività come il torneo di calcio dell’oratorio e l’organizzazione di gare podistiche come la “Tra prati e boschi” disputata per tre edizioni a cui partecipava un numero considerevole di atleti.. per il quale collabora per le notizie sportive. Non avendo voluto copiare l’intero testo e per cortesia verso la testata amica, verso l’autore, ma soprattutto verso lo Sci Club indichiamo il link per leggere e sfogliare la testimonianza di Sandro Marongiu: https://lecconotizie.com/sport/valsassina-sport/lo-sci-club-primaluna-giovanni-xxiii-festeggia-il-mezzo-secolo-di-vita/

“Per Le Vie del Viandante”: quattro giornate tra lago e montagna

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Benessere, trekking, cultura e sport nei fine settimana di ottobre

 Promosse dal Comune di Lecco, in stretta collaborazione con il Consorzio Consolida Società Cooperativa Sociale e i partner del progetto Interreg, è in programma nel mese di ottobre “Per Le Vie del Viandante”, con una serie di giornate di benessere, trekking, cultura e sport, alla scoperta delle bellezze naturali e culturali lungo il cammino.

Gli eventi sono organizzati nella cornice del programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera 2014-2020, con l’obiettivo di promuovere una nuova forma di turismo esperienziale ed emozionale sul territorio rivolte a tutti, secondo le proprie aspettative e preferenze.

“Il modo più bello per far conoscere casa nostra – sottolinea l’assessore all’Attrattività del Comune di Lecco Giovanni Cattaneo – è invitare qualcuno a scoprirla insieme a noi, magari con annesso un bel pranzo. Allo stesso modo vogliamo promuovere il nostro territorio: invitiamo i turisti vicini e lontani a vivere una delle quattro esperienze previste lungo le Vie del Viandante nel mese di ottobre. Sport, natura e movimento per ogni età immersi nei colori dell’autunno: un’occasione anche per tanti lecchesi per scoprire il bello vicino a casa!”

Si parte sabato 9 ottobre con due appuntamentibiking&stretching sul Sentiero di Leonardo, rivolto a coloro che intendono rilassarsi e fuggire alla quotidianità con qualche ora di pedalata intorno ai laghi di Garlate e Olginate, una sessione di stretching nella natura e una tappa al Monastero del Lavello. Sempre sabato 9 ottobre spazio a un’escursione a Chiavenna, lungo la via Spluga e via Francisca, passando per nuclei storici come i crotti di Bette e di Mese: un’escursione facile, ad anello adatta a tutti, per immergersi nella natura, attraversando prima il Fiume Mera e poi il Liro.

Sabato 16 ottobre è in programma una visita guidata naturalistica all’interno della Riserva Naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola, un complesso di luoghi caratterizzati dalla presenza di habitat e specie, sia animali sia vegetali, di interesse comunitario, la cui fruizione è quella di garantire la sopravvivenza a lungo termine della biodiversità presente sul continente europeo.

La serie di appuntamenti si chiude domenica 24 ottobre con un percorso escursionistico lungo il tratto Lecco-Abbadia, anche per celebrare la recente conclusione dei lavori di collegamento del Sentiero del Viandante, ora interamente percorribile: passeggiando tra le acque del Lario e pareti verticali, sarà possibile visitare il piccolo borgo di Borbino con le sue vecchie case.

I dettagli delle escursioni, luoghi, orari e mezzi di trasporto, sono consultabili sul sito www.leviedelviandante.eu e sui canali Facebook e Instagram di Infopoint Lecco. La partecipazione è gratuita su prenotazione, fino ad esaurimento posti, chiamando il numero di telefono 0341- 481485.

HABITUS. Indossare la libertà

HABITUS LE ICONE DELLA MODA DEL XX SECOLO IN MOSTRA A CARPI dal 17-09-2021 al 06-03-2022

Gabriele Ardemagni

L’esposizione, dal titolo “HABITUS. Indossare la libertà”, analizza come, nel Novecento, le tappe più significative di innovazione della moda abbiano spesso coinciso con momenti di liberazione del corpo, soprattutto femminile, da costrizioni fisiche e sociali.

Carpi (MO) – HABITUS. Indossare la libertà La moda si sa è capace di forti cambiamenti, di stile senz’altro ma anche sociali, la capacità di poter esprimere se stessi fuori dagli standard delle etichette. Questa mostra forte di rari capi d’abbigliamento iconici ripercorre il XX° secolo attraverso simbolici cambiamenti non solo di look ma sopratutto di modi essere e di vivere. La rassegna presenta quegli indumenti iconici che hanno contribuito all’emancipazione del costume sociale, dall’anticorsetto di Paul Poiret ai primi pantaloni creati da Coco Chanel per le donne, dalla minigonna agli hot pants, dal bikini ai jeans, dallo sportswear alla giacca destrutturata di Giorgio Armani,accompagnati da fotografie, video, musica. Dal 17 settembre 2021 al 6 marzo 2022, i Musei di Palazzo dei Pio a Carpi (MO), una delle città italiane con una ricca e importante tradizione nel settore tessile abbigliamento, ospitano la mostra HABITUS. Indossare la libertà, che analizza come, nel Novecento, le tappe più significative di innovazione della moda abbiano spesso coinciso con momenti di liberazione del corpo, soprattutto femminile, da costrizioni fisiche e sociali. La moda, infatti, è una delle forme espressive umane che forse meglio incarna i continui cambiamenti storici, e la cui influenza ha coinciso con il concetto di libertà.


L’esposizione, curata da Manuela Rossi, Alberto Caselli Manzini e Luca Panaro, ideata e prodotta dal Comune di Carpi – Musei di Palazzo dei Pio, col contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e Assicoop Unipol Assicurazioni, presenta una serie di indumenti iconici, come abiti ispirati all’anticorsetto di Paul Poiret, i primi pantaloni creati da Coco Chanel per le donne, la minigonna, gli hot pants, i bikini, i jeans, la giacca destrutturata di Giorgio Armani, e molti altri ancora che hanno contribuito all’emancipazione, alla sovversione di paradigmi e canoni e alla liberazione dei costumi sociali.


Il percorso espositivo si sviluppa in quattro passaggi, ognuno dei quali sarà introdotto da fotografie, video, musica che contestualizzeranno il periodo preso in esame.


Il primo, Liberare il corpo, prende avvio a inizio Novecento, quando i creatori di moda si pongono come obiettivo principale quello di liberare il corpo femminile dalle costrizioni dell’abbigliamento (busti, pizzi, abiti lunghi) e quindi dalle convenzioni sociali che chiudono la donna in cliché predefiniti.

Questa innovazione va di pari passo con l’apparire di alcune figure che conquistano ruoli e diritti fino ad allora tradizionalmente maschili, dall’aviatrice Amelia Earhart a Marie Curie alle suffragette di Emmeline Pankhurst o all’eroina dell’animazione Betty Boop.


Fu lo stilista francese Paul Poiret ad aver determinato, con il suo anticorsetto del 1914, la prima rivoluzionaria scelta di liberare il corpo della donna, sia fisicamente che sessualmente, che socialmente.

Fu invece Coco Chanel, pioniera della moda emancipata, a disegnare, subito dopo la Grande Guerra, capi confortevoli ed elegantissimi e a sdoganare per le donne l’uso del pantalone.

Strettamente legato a questo capo di abbigliamento, Marcel Rochas crea nel 1932 il power suit, ovvero il completo femminile giacca e pantalone, che divenne simbolo della parità dei diritti tra sessi, in particolare nel lavoro, che verrà poi ripreso e rilanciato dagli stilisti negli anni ’80.

Legata indissolubilmente all’evoluzione della condizione femminile, la storia del reggiseno ha subìto la vera e propria svolta moderna verso il 1920: nonostante venissero ancora usati i corsetti, questi ultimi iniziarono a essere più corti, affidando il contenimento del busto interamente al reggiseno, che all’epoca era simile a una fascia leggermente conformata.

Questo indumento, per come oggi lo conosciamo, ha origine nel 1922, quando Ida Rosenthal, cucitrice presso il piccolo negozio newyorchese Enid Frocks, notò che ogni modello avrebbe dovuto adattarsi maggiormente a ogni donna, e iniziò a produrne per ogni forma ed età.

Scoprire il corpo introduce il visitatore negli anni del secondo dopoguerra, quando le donne, complice anche la diffusione delle immagini cinematografiche, affermano le loro libertà anche scoprendo il proprio corpo.

Silvana Mangano di Riso amaro (1949) veste nel film esattamente come le mondine che partivano da Carpi per le terre piemontesi e le minigonne non erano molto diverse da quelle che le operaie delle fabbriche di Carpi si cucivano negli anni sessanta.

Iconici a riguardo sono i bikini, che liberarono le donne dagli scomodi camicioni da spiaggia, gli hot pants nati a cavallo tra gli anni quaranta e cinquanta che permisero di scoprire finalmente le gambe e, soprattutto, la minigonna, capo-simbolo della battaglia femminista che, grazie a Mary Quant si diffuse dalla Swinging London al mondo intero negli anni sessanta.

Con la sezione Work, sport, cool, la rassegna si spinge negli anni settanta e ottanta, periodo in cui la moda diventa unisex, e il vestito griffato, tipico della sartoria artigianale, lascia il posto al prêt-à-porter con capi prodotti serialmente.

La mostra si chiude con Destrutturare, un passaggio all’interno della moda degli anni settanta caratterizzata da due capi divenuti iconici, come il Wrap dress di Diane von Furstenberg e la Giacca destrutturata di Giorgio Armani, che impongono una nuova concezione di abito “destrutturato”, ovvero senza imbottitura e controfodera, con i bottoni posizionati in un altro punto del tessuto e le proporzioni completamente riviste, con una innovativa modalità di chiusura facile ed essenziale, per creare, come ha affermato Giorgio Armani, una vestibilità “rilassata, informale, meno rigorosa, che lascia intuire il corpo e la sua sensualità”.

Accompagna l’esposizione un progetto collaterale a cura di Fondazione Fashion Research Italy, no-profit nata per affiancare le manifatture moda attraverso attività di formazione e consulenza su temi strategici quali heritage, sostenibilità e innovazione digitale. In concomitanza con la mostra Habitus. Indossare la libertà, a Palazzo dei Pio sarà presentata al pubblico una serie di 29 disegni ispirati alla natura, parte dell’Archivio di Textile Design della Fondazione.

Ville Aperte in Brianza 2021

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“…e quindi uscimmo a riveder le stelle” dal 17-09-2021 al 03-10-2021

Gabriele Ardemagni

CESANO MADERNO – Torna l’evento che apre le porte delle dimore storiche della Brianza e non solo, giunta alla sua 19ma edizione la kermesse si arricchisce ogni anno di eventi e ospiti. Quest’anno alla conferenza stampa di presentazione ha presenziato anche Pupi Avati, in collegamento video, reduce della sua ultima opera un film su Dante Alighieri.

Un occasione per potersi sentire per qualche ora dei nobili del passato maestoso della nostra terra.

“Ville Aperte in Brianza” – XIX edizione

Ville Aperte incontra le Arti: “E quindi uscimmo a rivedere le stelle”

Dal 18 al 26 settembre 2021 5 province, 84 Comuni, 77 eventi per promuovere la Bellezza, la Cultura e le Arti 

ulle note della Orchestra Filarmonica Paganelli, nella cornice suggestiva di Palazzo Arese Borromeo, è stata inaugurata ufficialmente la 19° edizione di Ville Aperte in Brianza, che si presenta con un format ispirato ai versi che chiudono l’Inferno di Dante Alighieri: 

“…salimmo sù, el primo e io secondo,
tanto ch’i’ vidi de le
cose belle,
che porta ‘l ciel, per un pertugio tondo.


..
e quindi uscimmo a riveder le stelle
(Inferno – Canto XXXIV)

Un omaggio al Sommo poeta, la cui Arte 700 anni dopo è quanto mai attuale, come invito a guardare al futuro con speranza partendo dalla celebrazione delle cose belle che ci circondano.

Ville Aperte in Brianza, la storica manifestazione promossa dalla Provincia MB, partendo dalle tradizionali visite guidate diventa, dunque, un contenitore per promuovere la Bellezza, la Cultura e le Arti.

Nei fine settimana compresi dal 18 al 26 settembre, con una estensione al 2/3 ottobre 2021 in 84 Comuni di 5 province (36 per Monza e Brianza, 27 per Lecco, 13 per Como, 6 per la Città Metropolitana di Milano, 2 per Varese) saranno proposte visite guidate a 155 siti pubblici e privati – tra ville e palazzi, parchi e giardini, chiese e musei – 72 eventi (31 eventi dedicati a Dante; 35 eventi promossi dai Partner; 6 performances per bambini) e 27 itinerari.


E per la prima volta l’esposizione di due importanti opere d’arte, il coinvolgimento del Liceo Musicale Zucchi di Monza con 4 concerti ed 1 spettacolo teatrale itinerante. 

Siamo pronti ad aprire le nostre meravigliose dimore storiche per regalare ai tanti appassionati nuove esperienze di visita con eventi collaterali per coinvolgere adulti e bambini. Nell’anno in cui si ricorda Dante abbiamo lavorato ad un’edizione che si ispira al messaggio di chiusura della Cantica infernale in cui la vista delle stelle apre la speranza di un nuovo cammino. Ci piace pensare che le stelle che illuminano una nuova strada siano i nostri beni culturali che ci regalano bellezza ma che rappresentano un volano strategico per rilanciare quei comparti che hanno più sofferto in questo lungo periodo. Il palinsesto che presentiamo vuole essere uno stimolo a mettere in campo nuove sinergie per raggiungere traguardi importanti” – dichiara Luca Santambrogio, Presidente della Provincia MB. 

Servizio andato in onda su Telenova

Contributi: Ville Aperte in Brianza cresce anche grazie al coinvolgimento di partner pubblici e privati con cui si stanno sperimentando formule di marketing culturale: 

Regione Lombardia: Provincia MB ha partecipato al bando dedicato ai PIC – Piani Integrati della Cultura ottenendo un contributo pari a 23.100 euro per potenziare azioni di valorizzazione e fruizione del patrimonio storico ed artistico. 

Il progetto “E-pic land” – in collaborazione con partner pubblici e privati e capofila la Fondazione Augusto Rancilio – si propone di valorizzare e rendere fruibili al pubblico ville e palazzi storici, presenti su un territorio compreso tra il nord di Milano fino alla Brianza, tra il Seveso a est e l’Olona a ovest, fino ai grandi laghi prealpini. 

Scopo principale del progetto è portare il visitatore alla scoperta e conoscenza dei beni culturali, delle vie d’acqua e dei parchi del territorio che fanno parte del nostro patrimonio ambientale e paesaggistico

BrianzAcque: per il secondo anno Ville Aperte in Brianza si avvale della presenza della società Brianzacque in qualità di sponsor per la realizzazione degli eventi e di alcune attività collaterali alle visite guidate.

Provincia MB, grazie alla collaborazione con BrianzAcque, ha potuto confermare il sostegno all’attività di singoli artisti e associazioni culturali del territorio che devono ripartire dopo lo stop imposto dalla pandemia

Partecipare a Ville Aperte 2021 è facile. È possibile prenotare le visite guidate sul sito web www.villeaperte.infoe sulla app Ville Aperte in Brianza.

Il costo del biglietto è di 5€ a persona, con eccezioni e sconti in base ai singoli beni. L’accompagnamento alla visita è curato anche da guide abilitate, da associazioni culturali, pro loro e volontari. Sarà attiva una infoline dedicata alla manifestazione: il personale dedicato risponderà al numero 039/9752251.

Ville Aperte in Brianza “social”: anche quest’anno grande attenzione è dedicata all’utilizzo dei social network per la fruizione del patrimonio culturale, considerati a tutti gli effetti canali di informazione e dialogo con i visitatori dei beni e tutte le persone interessate al patrimonio culturale locale: i siti aperti per l’iniziativa sono raccontati sulla pagina Facebook Ville Aperte in Brianza e sui profili Twitter e

Instagram, costantemente aggiornati con news in tempo reale, informazioni sull’accessibilità, i principali eventi nelle ville, musei, parchi. 

Patrocini: Camera di Commercio di Milano Monza e Brianza e Lodi, ICOM Italia, il Touring Club Italiano, FAI – Delegazione di Monza, ADSI Associazione Dimore Storiche Italiane, AIM – Associazione Interessi Metropolitani, UNPLI – Unione Nazionale Pro Loco Italiane, Italia Nostra – Sezione di Monza, Regis – Rete dei giardini storici.

Confermato anche per il 2021, il patrocinio istituzionale dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ela medaglia da parte del Presidente della Repubblica

Attenzione: Ville Aperte 2021 si svolgerà nel rispetto delle normative anticovid che prevedono il contingentamento dei posti, l’utilizzo delle mascherine e la presentazione del Green pass. Ogni sito ha stabilito un numero massimo di visitatori in ottemperanza alle disposizioni anticovid19. 

Ville Aperte 2021 incontra le Arti: 

Oltre alle visite guidate, punto fermo della manifestazione, questa edizione di Ville Aperte propone un ricco calendario di eventi collaterali che riempiranno le ville con concerti, letture, laboratori, visite notturne e performances teatrali

Ville Aperte e Dante Alighieri: sono tre i filoni di eventi dedicati al Sommo Poeta raccolti in una sezione dicata “Speciale Dante” all’interno del sito www.villeaperte.infoe scaricabile attraverso qrcode:

  • Call for Artist: in collaborazione con BrianzAcque, lo scorso luglio ha promosso la call for artists “DanteVille”, per selezionare 4 associazioni a cui affidare la realizzazione di spettacoli e performance a tema dantesco: Dramatrà Impresa Sociale; 

Amici della Musica Monza; Guidarte; Pontos-Teatro. 

Tra gli spettacoli selezionati “DANTE’S JUKEBOX”, a cura dell’associazione Pontos-Teatro, che si terrà a Villa Bonacina Gallesi Landriani (Bernareggio), “CARO DANTE – Omaggio al Sommo Poeta nel 700° anniversario della scomparsa”, a cura dell’Associazione Culturale Amici della Musica Monza, tre appuntamenti di musica e letteratura dantesca a Palazzo Rasini (Cavenago di Brianza), Palazzo Trotti (Vimercate) e a Villa Camperio (Villasanta) e “Mi Ritrovai per un Parco Oscuro…”, a cura di Dramatrà e Art-U Associazione, al Parco di Monza. 

Tra le associazioni selezionate anche l’associazione Guidarte con “MOSTRUOSO DANTE. Cronaca di un viaggio infernale”, a Villa Cusani Tittoni Travesi (Desio) e al Parco di Monza, e “CELESTE DANTE. Osservazione guidata del cielo autunnale” a Villa Cusani Tittoni Travesi.

  • Spettacolo teatrale itinerante: la Provincia MB propone “Incontro con Dante nei Castelli e nelle Antiche Dimore”, uno spettacolo itinerante alla scoperta di Dante in una location d’eccezione, ilGiardino di Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno, a cura dell’Associazione Culturale Libertamente con ArchèoTheatron, propone un viaggio simbolico alla scoperta Divina Commedia
  • Dante DCC: sono proposti eventi organizzati e promossi dai partners nelle diverse location.

Ville Aperte e la Musica: concerti, spettacoli, laboratori musicali saranno parte integrante di questa edizione di Ville Aperte grazie anche alla partecipazione straordinaria del Liceo Musicale Zucchi di Monza che organizzerà eventi pomeridiani e serali in alcune location selezionate.  Il primo concerto, “Strumenti ad arco colorano l’autunno”, si terrà sabato 18 settembre, all’Oratorio S. Stefano di Lentate Sul Seveso, mentre la splendida cornice di Villa Antona Traversi (Meda) farà da cornice al secondo evento, domenica 19 settembre, “Le radici della musica. Le percussioni: dall’albero al tamburo”. Seguirà l’appuntamento “Voci nel parco” al Biblio Parco di Caponago, mentre il 25 e 26 settembre sarà “Una sera dai Crivelli” il concerto che si terrà in Villa Pusterla Crivelli di Limbiate. Chiuderà il calendario degli appuntamenti musicali, “Dal Rinascimento al Romanticismo: percorsi tra autori polifonici”,presso la Chiesa di S. Maria Maddalena a Bellusco. 

Ville Aperte e l’Arte: per la prima volta durante la manifestazione sarà possibile ammirare durante una visita guidata opere di pregio artistico. A Villa Marzorati Uva, a Missaglia, saranno esposti due dipinti del celebre Pittore Fiammingo Peter Paul Rubens e di Erasmus II Quellinus, allievo di Rubens.

Ville Aperte per i bambini e le famiglie: sono in programma spettacoli, letture e animazioni a cura della performer Alice Bossi per coinvolgere, divertendosi, i bambini e le famiglie nella scoperta del patrimonio storico. 

Ville Aperte per il sociale: Anche quest’anno, Ville Aperte in Brianza collabora con l’associazione dEntrofUori ars, che ha come mission il reinserimento sociale di detenuti attraverso la valorizzazione del Patrimonio culturale e artistico italiano in tutte le sue forme. Per l’edizione 2021, L’Associazione dEntrofUori ars, in collaborazione con la Casa di Reclusione di Bollate e l’Associazione Lab Artemisia, porterà una serie di disegni tratti dalla Commedia dantesca all’interno dei beni culturali del territorio, realizzati e “reinterpretati” dai detenuti del carcere.

Inoltre la Freedom Sounds Band della Casa di Reclusione di Bollate terrà un concerto al Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno.

Ville Aperte e la Bellezza: 

Numerosi i nuovi beni che apriranno in questa edizione di Ville Aperte. Per la provincia di Monza e Brianza sarà visitabile il Teatrino di Corte e la Cappella Reale della Reggia di Monza, situati entrambi sull’ala laterale sinistra della Villa Reale, veri e proprio gioielli nascosti. Il Parco di Monza sarà protagonista di alcune visite guidate delle sue Cascine (Cascina Costa Alta, Cascina Frutteto e Cascina Mulini Asciutti) a cura delle associazioni del territorio. Durante la visita guidata alla Cascina Costa Alta sarà raccontata la storia della Cascina e del Parco e successivamente si svolgeranno i laboratori per bambini; la visita alla Cascina Frutteto sarà introdotta, invece, da una performance musicale a cura del Liceo musicale Zucchi di Monza. Infine, la visita alla Cascina Mulini Asciutti prevedrà un percorso intorno al fiume e al mulino ottocentesco recentemente restaurato con la descrizione della giornata tipo del mugnaio, il funzionamento del mulino ad acqua, il forno e i diversi ambienti della cascina.

Nella campagna tra Brugherio e Cernusco sul Naviglio, vicino al parco pubblico di Increa, sorge invece il Complesso della Chiesa di S. Maria Immacolata, Villa Tizzoni Ottolini e Cascina Increa, un raro esempio superstite di edilizia rurale del Rinascimento, mentre al Parco di Villa Fiorita sarà possibile assistere ad una divertente narrazione teatrale con l’interazione del pubblico, per far riscoprire la ricchezza di un patrimonio naturale e culturale tutti i giorni sotto i nostri occhi.

Tra i nuovi beni che apriranno al pubblico anche Villa Zoja a Concorezzo, che al suo interno ospiterà una mostra costituita dalle fedeli riproduzioni dei mosaici presenti a Ravenna, e la Biblioteca Capitolare “Paolo Angelo Ballerini” a Seregno, che conserva più di 11.000 volumi antichi (dal 1474) di ogni genere, oltre a collezioni di riviste e fondi archivistici, fra cui quelli degli architetti O. Cabiati e L. Brambilla.

Tra gli itinerari di questa edizione da non perdere “Bike&Streetart: in bicicletta alla scoperta dell’arte urbana contemporanea”, un divertente itinerario in bicicletta, all’insegna del colore: partendo dalla stazione di Monza si raggiungeranno alcuni murales realizzati in anni recenti da artisti contemporanei. Sempre in bici sarà possibile scoprire le Cascine del Parco di Monza.

A Triuggio, invece, l’itinerario “La Brianza dimenticata: archeologia industriale lungo il Lambro” permetterà di fare un salto nel passato allaricerca delle tracce di lavori dimenticati lungo il Lambro. Unapasseggiata tra bosco e fiume, immersi in luoghi un tempo ricchi di mugnai eoperai, campari e scalpellini, famiglie che hanno trasformato il territorio, cheguardavano al fiume come fonte di energia, risorse, materiali. 

Spostandosi verso la provincia di Lecco, tra le novità di Ville Aperte 2021 da non perdere la visita guidata del Lago di Pusiano a bordo del battello Vago Eupili. Durante il tour guidato si potrà conoscere la storia del borgo di Bosisio Parini, che ha dato i natali al poeta Giuseppe Parini e al pittore neoclassico Andrea Appiani. Il battello circumnavigherà l’Isola dei Cipressi e si potranno fotografare gli animali esotici che abitano questo piccolo angolo di paradiso.

A Imbersago, invece, in occasione di Ville Aperte in Brianza, il Comune in collaborazione con la pro loco e i volontari della Galleria del Premio Morlotti, si potrà ammirare le opere esposte nella Galleria del Premio Morlotti all’interno del Palazzo Comunale.

Si segnala, inoltre, l’iniziativa “Imbersago paese della Divina Commedia – In viaggio con Dante”: un esclusivo percorso a cielo aperto, composto da 17 suggestive tappe caratterizzate da appositi pannelli turistici e altrettanti pannelli danteschi, che richiamano alcuni dei versi più belli della Divina Commedia. 

Tra le novità di questa edizione l’itinerario “Garlate, un paese dal cuore di Seta”, un viaggio tra filande, ricchi palazzi e corti medievali delle antiche vie di Garlate, sulla sponda dell’omonimo lago, alla scoperta di una comunità che viveva tra corti rurali di epoca medievale e settecentesche fabbriche di seta.

Da non perdere la visita al centro storico di Perego, una suggestiva passeggiata che mostrerà dall’alto il centro abitato del paese per poi addentrarsi attraverso gli antichi tracciati verso la torre dell’XI secolo e l’antica chiesa di fondazione medievale che ancora custodisce dei lacerti del XVII secolo. 

Infine, si segnala l’itinerario “Tra le ville e le antiche chiesine di Santa Maria Hoè”, unpercorso itinerante che partirà dal “Castello” di Hoè Superiore, con la visita all’antica chiesina in cui è presente l’antico affresco del 1280 che raffigura Veronica recante il Santo telo con il volto di Cristo, considerato uno delle prime iconografie superstiti e più antiche a livello europeo che identificano la santa in atto di estendere il telo.

Nella provincia di Como tra le novità di Ville Aperte 2021 la Filanda Atelier di Salvatore Fiume a Canzo, un edificio ottocentesco nato a vocazione industriale e progressivamente trasformato in studio dallo stesso Salvatore Fiume. A Turate, invece, due nuovi beni da visitare: Palazzo Pollini e il Santuario di S. Maria in campagna. 

Tra gli itinerari da non perdere a Inverigo la passeggiata alla scoperta della storica Tenuta Pomelasca, antica proprietà agricola della famiglia Sormani “e Il paese delle Ville” – Dal cinquecentesco Santuario di S.M. della Noce fino a Villa Cagnola, una camminata lungo i viali storici di Inverigo, alla scoperta del famoso “paese delle ville di delizia”, tra sorprendenti dimore storiche, antichi luoghi di culto e meravigliosi scorci di Brianza. Infine, a Pusiano da scoprire l’itinerario – percorso “Segantini in Brianza”, un’esposizione permanente di 13 riproduzioni di opere del maestro del divisionismo italiano, allestita tra le vie di Pusiano.

Per la provincia di Milano a Cinisello Balsamo due nuove ville aperte per questa edizione: Villa Di Breme Gualdoni Forno e Villa Casati Stampa.

La Villa Di Breme Gualdoni Forno è una villa nobiliare settecentesca inserita all’interno della porzione occidentale dell’abitato storico di Balsamo, mentre Villa Ferrari Casnedi Casati Stampa di Soncino è una villa nobiliare seicentesca che sorge all’estremità settentrionale dell’antico abitato di Balsamo, in piazza Soncino.

Merita una visita anche Casa Bassi a Trezzo, nobile dimora storica risalente al XVI secolo che da più di quattro secoli è rimasta nella stessa famiglia. 

Tra gli itinerari si segnala “Arte e Cultura nel Parco del Ticino”, un percorso a piedi che si snoda attraverso il nucleo storico della frazione Castelletto di Cuggiono, località rivierasca del Naviglio Grande. I partecipanti saranno guidati alla scoperta dei beni culturali e naturalistici del territorio facente parte del Parco del Ticino.

Infine, tra le novità 2021 nella provincia di Varese, Villa Borletti con il suo Parco e la Chiesa di S. Giorgio, in cui un profondo restauro statico e artistico, degli anni 2014-2015, ha riportato alla luce elementi nascosti, fra cui una crocifissione del XIV secolo.

Per maggiori informazioni: 

www.villeaperte.info, dove sarà possibile prenotare le visite guidate, scoprire percorsi e itinerari, consultare sezioni dedicate ai progetti speciali, conoscere i siti storico-artistici del territorio e le loro proposte.

Facebook: Ville Aperte in Brianza

Instagram: @villeapertebrianza 

Twitter: @VilleAperteMB 

Ingresso: 5 euro se non specificato diversamente.