Il numero di dicembre del mensile “Dove”, dedicato al turismo, è in edicola con uno speciale dedicato alla Lombardia, con la magia dell’inverno fra Alpi e Prealpi. Non poteva mancare una panoramica sulle opportunità offerte dalla Valsassina e in un artciolo firmato da Elena Bianco, ci sono ben otto pagine occupate dal nostro territorio. Suggerimenti, luoghi da vedere, da visitare e da frequentare con la famiglia, dove mangaire, dove dormire e comperare… Scelte fatte dalla redazione di Dove. Spicca un box dove anche Immagine Valsassina è citata ampiamente. Un grazie alla redazione per lo spazio dedicato e un grazie al territorio per essere sempre più appetibile.
Grandi appuntamenti per la feste di Sant’Ambrogio e dell’Immacolata in valle
Vimogno di Primaluna, Barzio ed Introbio in primo piano.
Falò, mercatini e soprattutto tanti prodotti della tradizione da gustare.
Uno dei tradizionali appuntamenti con le festività in Valsassina lo si incontra con il weekend dell’Immacolata. Alla tradizione della festa dell’8 dicembre, dedicata alla Madonna si unisce anche la tradizione legata a Sant’Ambrogio, patrono di Milano e i milanesi che frequentano la Valsassina sanno che a Vimogno, frazione di Primaluna, Sant’Ambrogio è festeggiato al pari di S.Anna a cui è dedicata la festa, pur non essendo il patrono. Sant’Ambrogio viene festeggiato iniziando la sera del 6 dicembre con il falò propiziatorio, tradizione che si perde nella memoria dei tempi, e che il Gruppo Amici Vimogno porta avanti offrendo un bicchiere di vin brulè, accompagnato da panettone e pandoro che avvicinano al clima natalizio, oggi come allora il gusto vero dello stare insieme, la ricchezza del passato che si tramanda di generazione in generazione. Ci si raduna attorno a questo immenso falò che col suo bagliore illumina la notte e riscalda dal freddo pungente della sera ed attorno ad esso un brulicare di bimbi corrono e schiamazzano animando la serata mentre i grandi si passano il bicchiere di vin brulè. La mattina del del 7 dicembre, dopo la messa viene distribuito il pane benedetto, il famoso “tochel” come nei tempi passati; negli ultimi anni, nella piazzetta antistante la chiesa, viene allestito un banco vendita con trippa da asporto e torte fatte in casa.
Da Primaluna, il giorno 7 dicembre, si fa un salto a Barzio, dove l’Associazione delle Contrade, dalle ore 18:00, nelle corti del paese ricostruisce le atmosfere di un tempo con degustazione di piatti tipici. Lungo la Via Roma ci saranno anche i mercatini natalizi a partire dalle 14:30. Una manifestazione ghiotta e golosa, che anticipa l’atmosfera del Natale. In ogni vicolo allestito i piatti della tradizione, dalla trippa, alla polenta taragna, dal brasato alle castagne, al panino con la salsiccia… Un appuntamento da non perdere.
Domenica 8 dicembre, invece, a Introbio, la manifestazione denominata “Natale sotto la Torre”, ai piedi della torre medioevale dei Grigioni, si potrà ammirare il muro “ridipinto” da Manuela Sabatini su soggetto di Lino Brazzoduro sopra la fontana e si potranno degustare prodotti tipici, e vedere artigiani all’opera, il mercatino dell’hobbistica per acquistare piccoli oggetti per i regali di Natale e infine la novità di quest’anno: la Casa di Babbo Natale.
Un fine settimana intenso considerando che riapriranno anche gli impianti sciistici ai Piani di Bobbio, dove si potrà cominciare ad avere un primo assaggio della stagione invernale.
Lecco: Una cena all’Oratorio San Luigi con Enrico Derflingher e altri chef stellati
Il presidente di Euro-Toques, Enrico Derflingher sarà ai fornelli per una serata in programma il 28 novembre a Lecco organizzata dalla parrocchia di San Nicolò. Con lui anche altri chef stellati.
Sarà una cena particolare, in programma il 28 novembre, per raccogliere i fondi necessari alla ristrutturazione del “nuovo” oratorio San Luigi. La serata, “Gli chef Euro-Toques cucinano per voi”, è particolare perché, all’interno dell’oratorio, protagonista ai fornelli sarà Enrico Derflingher, chef già stellato e presidente dell’associazione di cuochi Euro-Toques Italia ed Euro-Toques International, l’unica riconosciuta dall’Unione europea.
Insieme a lui ci saranno anche altri soci di Euro Toques: Gianni Tarabini, stella Michelin a La Preséf di Mantello (So); Fabio Silva, chef al Derby Grill, il ristorante dell’Hotel De La Ville a Monza; Filippo Sinisgalli, chef a Il Palato Italiano a Bolzano; Cristian Benvenuto, chef a La Filanda di Macherio (Mb); Marco Valli, chef all’Hotel Piz di St. Moritz e Giorgio Sanchez.
Il dolce sarà affidato al maestro pasticcere Gianluca Fusto, mentre in sala daranno il loro contributo i volontari dell’oratorio e gli studenti dell’Istituto alberghiero di Casargo. Insieme a loro, a supervisionare, anche l’head sommelier di Terrazza Gallia a Milano, Paolo Porfidio.
A commentare l’iniziativa il prevosto di Lecco, monsignor Davide Milani: «Insieme, con il contributo di tutti, possiamo donare ai nostri ragazzi, alle famiglie e a tutta la città di Lecco una casa dove gustare la bellezza della vita».
«Da sempre Euro-Toques – ha commentato Enrico Derflingher – in tutte le manifestazioni che organizza o a cui partecipa, sente il bisogno di dare un aiuto a chi ne ha più bisogno. Dare il nostro contributo nel fare beneficenza è per noi un piacere, specialmente quando se ne hanno i mezzi. In altre occasioni abbiamo sempre messo in primo piano questo aspetto. Tutto ciò perché la figura del cuoco può essere la leva giusta per azioni solidali di questo genere. Si parte innanzitutto dalla buona volontà di tutti noi, quella di aiutare l’altro».
L’evento, benefico per l’oratorio, previsto per le 20.30 del 28 novembre, richiede un’offerta minima di 120 euro.
Per prenotarsi è necessario mandare una mail all’indirizzo segreteria@chiesadilecco.it o telefonare al numero 0341 282403.
“Mani Libere”: le fotografie di Beatrice Mazzucchi a Oto Lab dal 13 al 15 novembre
Dopo una settimana sull’isola di Pianosa, la fotografa lecchese di reportage porta la sua testimonianza nello spazio ex industriale di Rancio
MANI LIBERE | L’isola del riscatto: la pena come valore rieducativo
Mostra fotografica di Beatrice Mazzucchi
13 – 15 novembre 2019 – Inaugurazione con rinfresco il 13.11 | h 18:30
Orari di apertura: mercoledì 13 dalle 18:30; giovedì 14 e venerdì 15 | h 10:00 – 13:00 | 15:00 -19:00
Oto Lab, Via Mazzucconi 12 | primo piano
INGRESSO LIBERO E GRATUITO
Parcheggi in via Gorizia, viale Adamello e via Mentana
La testimonianza di una realtà carceraria alternativa nelle fotografie di Beatrice Mazzucchi, in mostra dal 13 al 15 novembre 2019 al primo piano dello spazio per eventi Oto Lab, in Via Mazzucconi 12 a Lecco.
“Mani Libere. L’isola del riscatto: la pena come valore rieducativo” è una raccolta di fotografie scattate sull’isola toscana di Pianosa, sede dell’omonima colonia penale. Il progetto trova il suo punto di partenza nell’Art. 27 della Costituzione, che recita: “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato” e nell’Art. 21 sulla condizione di semilibertà lavorativa. Tali articoli trovano la massima espressione nel Carcere di Portoazzurro e in particolare nella sua sezione di Pianosa, dove i detenuti vicini al totale sconto della pena hanno la possibilità di rientrare in contatto con la comunità e trovare il proprio riscatto nel lavoro.
Così la Fotografa racconta la sua esperienza e la realtà dell’isola: «Per una settimana ho avuto l’opportunità di vivere sull’Isola di Pianosa a stretto contatto con i detenuti che lì scontano gli ultimi anni di pena, usufruendo dei benefici dell’ART. 21 che, a fronte di un comprovato percorso di pentimento e revisione dei propri errori, consente, attraverso la semilibertà lavorativa il recupero delle persone e il loro reinserimento nella società civile».
Il lavoro quotidiano, svolto in libertà, senza le costrizioni tipiche del carcere, e il contatto con liberi cittadini e Turisti come strumento per il riscatto e il recupero della propria dignità di uomini che sì, hanno sbagliato, ma hanno saputo intraprendere un cammino virtuoso che è sfociato in questo progetto, unico in Europa.
«Molti sono le carceri dove vige l’applicazione dei benefici della semilibertà lavorativa – sottolinea Beatrice Mazzucchi -, ma in tutti il lavoro o è svolto all’interno degli istituti di pena o chi ne usufruisce la sera ha l’obbligo di rientro in cella, con tutte le limitazioni che ciò comporta. A Pianosa i circa venti Detenuti inseriti nel progetto godono di un’ampia libertà: possono muoversi liberamente sull’Isola, anche al di fuori dei compiti lavorativi loro assegnati, e la sera rientrano in una struttura che li accoglie, ma dalla quale sono state elimina sbarre, porte blindate, chiavi e catenacci».
Beatrice Mazzucchi, ventiquattrenne lecchese, è fotografa freelance appassionata di reportage. Dopo gli studi presso l’Istituto italiano di Fotografia ha scattato nei teatri di Milano e al “Pride” del capoluogo. A seguito di un’esperienza come assistente fotografa nell’ambito dell’interior design, ha intrapreso un corso di videomaking e collabora oggi con il polo di Lecco del Politecnico di Milano. Sogna di diventare fotografa di concerti e di approfondire la sua esperienza nel reportage.
“Mani Libere. L’isola del riscatto: la pena come valore rieducativo” sarà in mostra a Oto Lab, in Via Mazzucconi 12 (Rancio di Lecco) dal 13 al 15 di novembre. L’inaugurazione si terrà alle 18:30 di mercoledì 13 novembre e l’esposizione sarà visitabile i giorni successivi dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00. L’ingresso sarà libero e gratuito. Lo spazio per eventi è raggiungibile in autobus o a piedi dai parcheggi in via Gorizia, Viale Adamello e Via Mentana.
tel. 393 7583196
info@otolab.eu
www.otolab.eu
Iniziativa dell’Accademia della Cucina in Valsassina: il grano saraceno
Claudio Bolla delegato di Lecco dell’Accademia Italiana della Cucina ha riunito lo scorso 12 ottobre Accademici ed ospiti attorno ai tavoli del ristorante da Gigi a Crandola Valsassina per verificare quali possibilità offra il grano saraceno nella composizione di un menu alternativo alle preparazioni più note.
Il Fagopyrum Esculentum – nome botanico del su nominato pseudocereale che normalmente evoca polenta taragna, pizzoccheri, sciatt e chisciöi – ha voluto in questa occasione proporsi come materia prima avente come peculiarità non trascurabile l’incapacità di agglutinare e offrirsi alla sperimentazione di leganti diversi al fine di rendersi utilizzabile nel comporre preparazioni alternative e rivisitate.
Compito arduo quindi per lo chef Carlo Maglia e per il suo vice Alex Pensotti invitati a preparare un intero menu dagli antipasti al dolce. Impresa non comune ma che non ha spaventato Charlie e la sua brigata, premiati e recidivi tra i migliori cento ristoranti d’Italia secondo la classifica degli Chef Award 2017 e 2018.
I palati particolarmente esigenti degli Accademici hanno valutato i profumi, i sapori, le texture dei cibi presentati e serviti con premura da Antonella e Angela Gobbi. L’utilizzo di svariati aggreganti – dalla farina di tapioca, al burro d’alpeggio, alla normale farina di frumento – ha aperto il ventaglio di proposte dai nomi fantasiosi (dallo scoglio saraceno alla vela saracena) ma di sicuro e reale gradimento.
Gli spazi temporanei tra una portata e l’altra sono stati utilizzati da Roberto Bonati, simposiarca della serata, per ripercorrere in modo volutamente conciso il lungo percorso del grano saraceno, dalla origine asiatica, alla espansione in Europa, alla diffusione in Valtellina la cui prima documentazione storica si deve ad un atto compilato dal notaio Faij in Teglio il 14 agosto 1654 conservato presso l’archivio storico di Sondrio. Il relatore ha voluto sottolineare a conclusione dell’esposizione come negli ultimi anni si registri nel territorio tellino un crescente interesse che ha portato a coltivare circa 20 ha, favorendo una produzione di circa 300 q di granella da trasformare poi in 200 q di farina. Con passione alcuni autentici highlander – famiglie che mai hanno cessato la coltivazione, ora supervisionati da esperti dell’Università Bicocca – sono impegnati ormai da diversi anni a preservare dall’ibridazione il Nustran e il Curunin le due varietà tipiche del territorio tellino.
Roberto Bonati
Accademia Italiana della Cucina
Del. Lecco- segretario
Oggi 9 novembre a Cremeno la conferenza su “La Valsassina di Leonardo”
Alla BCC di Cremeno la conferenza per approfondire il rapporto tra Leonardo e la Valle
CREMENO – Sabato 9 novembre, ore 15, nella sala assemblee della sede della Banca della Valsassina di Cremeno, si terrà la conferma “La Valsassina di Leonardo”, che completa idealmente il ciclo di iniziative organizzate nell’ambito del programma di “Valsassina: la valle dei formaggi” in occasione del cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci.
Dopo il grande successo della mostra “La Valsassina di Leonardo” che ad agosto, in sole due settimane di permanenza all’interno della sede della Comunità Montana, aveva fatto registrare oltre 6500 presenze, e le escursioni tematiche “Sulle tracce di Leonardo”, l’appuntamento di sabato 9 offrirà l’opportunità di approfondire gli aspetti più significativi legati alla vita del Genio toscano e al suo passaggio nel territorio lecchese, grazie agli interventi di autorevoli studiosi.
Gli ospiti che animeranno la conferenza saranno Gian Vico Melzi d’Eril, che parlerà dei manoscritti di Leonardo; Marco Tizzoni, che si concentrerà sul tema di miniere e metallurgia; Marco Sampietro, che offrirà un approfondimento sulle memorie Vinciane in Valsassina. In conclusione, spazio alle interviste filmate a due studiosi americani, Christopher Heath Brown e Jean-Pierre Isbouts, cura di Paolo Cagnotto.
Apriranno i lavori i saluti istituzionali di Giovanni Combi, presidente della Banca della Valsassina; Fabio Canepari, presidente della Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera e Antonella Invernizzi, presidente del Centro Zootecnico della Valsassina e Montagna Lecchese, seguiti dalla visione del filmato “La Valsassina di Leonardo”, a cura di Giacomo Camozzini e realizzato da Gabriele Ardemagni con testi di Michele Mauri. Al termine, degustazione di prodotti caseari dall’azienda Gildo Formaggi di Introbio.
Giornata del ringraziamento
Il calendario di iniziative di “Valsassina: la valle dei formaggi” prosegue con altri interessanti appuntamenti: il 10 novembre, presso la sede della Comunità Montana, è in programma la “Giornata del ringraziamento” organizzata dall’associazione “Soci de Pastur”, le associazioni di categoria e le parrocchie al fine di valorizzare i prodotti a Km zero della valle.
Sabato 16 e domenica 17 novembre, a Casargo, va in scena il tradizionale appuntamento con la “Mostra regionale della Capra Orobica”. Sempre sabato 16 novembre, il CFP Alberghiero di Casargo organizza l’iniziativa “A pranzo con Leonardo”. CFP Alberghiero di Casargo protagonista anche domenica 1° dicembre con l’Open Day, giornata di approfondimento sull’offerta formativa del centro aperta a tutti, in particolare ragazzi e famiglie. Chiude il calendario 2019 di “Valsassina: la valle dei formaggi” l’iniziativa “Olio novello e Formaggio” che sabato 7 e domenica 8 dicembre proporrà a Bellano eccellenze del gusto tra lago e montagna. Info: www.valsassinalavalledeiformaggi.it e sulla Pagina Facebook Turismo in Valsassina.